Le operazioni di trapianto sui soggetti arborei utilizzando la tecnologia OPITZ OPTIMAL avvengono in un’unica operazione (è auspicabile operare nei tempi vegetativi appropriati). Sono qui di seguito riportate le fasi principali nelle quali è articolato l’intervento.
Preparazione per i grandi trapianti
Su ciascun soggetto arboreo viene essere effettuata una potatura strettamente funzionale allo spostamento ed al successivo attecchimento; nei casi dove si renderà necessario, l’intervento dovrà essere integrato da una accurata legatura della chioma. Sulle specie che lo richiedono è prevista la fasciatura del tronco con tela di juta.
Qui di seguito sono descritte le principali attività di preparazione necessarie ad un trapianto:
- potatura da attuarsi con diradamento e sfoltimento della stessa senza vistose spuntature, con sgombero del materiale di risulta ed eventuale bagnatura di pre-trapianto (in caso di siccità);
- fasciatura totale o parziale del tronco in funzione dell’essenza (nel secondo caso solo in corrispondenza del punto di fissaggio dei pali tutori) con fasce di juta o meglio cannucce di bamboo h. 30 cm e legacci in corda di canapa;
- controventatura con 3/4 pali tutori in legno di castagno h. 3,50/4,00 m, 0 8 — 10 cm e con-tropicchetti da fissare alla base dei pali con filo di ferro (consigliata) oppure con ancoraggi nel terreno (tale soluzione va attentamente valutata in relazione alle dimensioni delle piante e alla consistenza del terreno);
- fornitura di 1 balla da 160 1 (la quantità dipende dalla macchina utilizzata) di torba concimata con stesa di 1/2 balla su fondo e pareti dello scavo e miscelazione con la terra di riempimento e l’altra 1/2 per pacciamatura sulla superficie del tornello (vedi punti seguenti);
- ( spargimento, nella buca di convoglio di ogni pianta e nell’interfaccia zolla-buca, di micorri-ze specifiche (si veda capitolo dedicato § 6) in eventuale combinazione con altri fertilizzanti da valutare in ogni singola situazione (es. Acidi umici della Humintech GmbH (Leonardite) o più classici specifici per alberi fertilizzanti a lenta cessione;
- rifilatura dei tagli sulle radici più grosse (nei 25/30 cm di profondità) e copertura delle ferite con mastici cicatrizzanti associati ad appropriati fitofarmaci fungicidi;
- formazione della buca di convoglio (tornello) con pacciamatura del terreno, sigillatura della zolla e 1° innaffiamento;
- presenza di una ruspa (terna) di supporto per spostamenti di terra ed eventuali spianamenti.
Esecuzione dei grandi trapianti
L’operazione di trapianto viene effettuata in un’unica operazione con idoneo mezzo (Trapiantatrice meccanica OPITZ modelli Optimal 3.000 e Optimal 2.500 o OPITZ Optimal 1.700 o minori) correttamente dimensionati in riferimento alle piante da trapiantare (zolla da 6,5 mc corrispondente ad una semisfera con diametro di 3 m per una profondità di 1,5 m e/o zolla da 4,7 mc corrispondente ad una semisfera con diametro di m 3 e profondità di m 1,10 per i due modelli OPITZ 3.000; zolla di 3,5 mc corrispondente ad un cono con diametro di 2,5 m e una profondità centro pianta di 1,6 m per la OPITZ 2.500; zolla da 1,3 mc, diametro 1.7 m e profondità 1 m per la OPITZ 1.700).
I soggetti arborei sono prelevati con la formazione di una zolla compatta che comprenda la maggior parte possibile dell’apparato radicale e sono immediatamente trasferiti nelle nuovi sedi di impianto, dove in precedenza la stessa macchina ha predisposto la buca di nuovo impianto.
Le zolle sono assicurate e trasportate dalle vanghe della macchina trapiantatrice così da garantire la compattezza della stessa e il minimo trauma possibile alle radici delle essenze vegetali oggetto di trapianto anche in fase di trasporto. Per ridurre gli ingombri e consentire il trasporto su strada, le piante possono essere movimentate inclinando il tronco in orizzontale con la chioma posizionata verso la parte posteriore del mezzo di trasporto (la stessa macchina OPITZ Optimal).